La storia raccontata in questo libro è la vera storia della vita di Albina.Attraverso la narrazione il libro vorrebbe servire a toccare tre temi sociali tra i più attuali e delicati.Lo scopo del libro avrebbe la pretesa o il desiderio attraverso l'esperienza della protagonista facendosi testimone della propria vita, a servire raccontando argomenti come l'adozione, la malattia e la vecchiaia basandosi sulla propria esperienza.La prima parte, l'abbandono dei genitori che l'ha condotta all'orfanotrofio con conseguente sofferenza, difficoltà, per arrivare all'adozione.La seconda parte tocca l'argomento del male del secolo attraverso il racconto della morte. La morte della madre, la perdita della persona tra le più importanti della sua vita, Leila che la loro amicizia era straordinaria. Il libro termina descrivendo il ritratto del padre in tutte le sfumature della complessa difficoltà del invecchiare trasformandosi da essere uomini, diventare vecchi per poi rimanere soli perché i figli non li capiscono, ma riescono a chiedersi mai se sono loro che non capiscono più i figli? Quello che tenterei di spiegare è che credo nessuno, è escluso dall'abbandono, nessuno è escluso dalla malattia, nessuno è escluso dalla vecchiaia sopratutto vorrei dire o far capire che nessuno nascendo è escluso dalla morte ed è per questo che la vita merita essere amata per viverla imparando a sorriderle.A mente vultus fingitur L'espressione del viso prende forma dall'animo.