Jack vive negli Stati Uniti e ritorna raramente dalla nonna, in Toscana, ma è avido di notizie e curiosità sui suoi parenti italiani così la sollecita a raccontargli della sua infanzia, del carnevale di Viareggio senza dimenticare la parlata dialettale che tanto lo fa sorridere. E la nonna lo accontenta, ripercorrendo per lui il sentiero dei suoi ricordi di bambina, di adolescente e poi di donna. Tenendo ben in mente sì la giovane età dell’ascoltatore ma anche la sua volontà di non perdere i contatti con una parte della famiglia che non può vivere nella quotidianità. Per questo a gustosi racconti in un dialetto un po’ sommario, quello che nonna e nipote si parlano, quello vero fatto di emozioni e di sensazioni uditive e visive che vanno oltre le grammatiche di genere, si affiancano racconti agrodolci e avvenimenti tristi. Perché la storia di una famiglia non può mai essere tracciata solo in bianco e nero né tantomeno in color arcobaleno.
Daniela Conti Benassi recupera un patrimonio familiare i cui singoli episodi – la guerra, le difficili condizioni economiche del dopoguerra, la nascita di un fratellino, il Giuramento di un familiare, la malattia di un congiunto, lo svago con gli amici – ne riportano altrettanti simili alla memoria del lettore, vissuti o sentiti raccontare.
Daniela Conti Benassi recupera un patrimonio familiare i cui singoli episodi – la guerra, le difficili condizioni economiche del dopoguerra, la nascita di un fratellino, il Giuramento di un familiare, la malattia di un congiunto, lo svago con gli amici – ne riportano altrettanti simili alla memoria del lettore, vissuti o sentiti raccontare.