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Narra la vicenda tutta interiore di Regina Tagliamari, la protagonista del romanzo "Nostalgie", pubblicato a puntate sulla “Nuova Antologia” nel 1905 e dedicato dall’autrice al marito. La storia di una giovane donna tormentata e insicura che conosce, come tanti protagonisti della narrativa novecentesca, il male di vivere divisa tra la nostalgia per il paese di origine e il disadattamento per la sua nuova condizione di giovane sposa, a Roma, una città che sente estranea e nemica. Un romanzo moderno e originale, tutto al femminile che sa andare al di là di ogni riferimento autobiografico.

Produktbeschreibung
Narra la vicenda tutta interiore di Regina Tagliamari, la protagonista del romanzo "Nostalgie", pubblicato a puntate sulla “Nuova Antologia” nel 1905 e dedicato dall’autrice al marito.
La storia di una giovane donna tormentata e insicura che conosce, come tanti protagonisti della narrativa novecentesca, il male di vivere divisa tra la nostalgia per il paese di origine e il disadattamento per la sua nuova condizione di giovane sposa, a Roma, una città che sente estranea e nemica.
Un romanzo moderno e originale, tutto al femminile che sa andare al di là di ogni riferimento autobiografico.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.