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Con Nostalgie (1905) la 34enne nuorese, fantasiosa e immaginifica, esce per la prima volta "fuori" dall'Isola e si cimenta nel racconto della modernità borghese romana confermandosi quale scrittrice, riconosciuta da una grande schiera di lettori, capace di comunicare alla massa e nel contempo ai singoli grazie alla sua dote di rendere spiccatamente metaforici i personaggi e le loro imprese. L'opera rappresenta un'interessante unicità proprio dovuta al tentativo di ribaltamento degli elementi che avevano caratterizzato la sua narrazione, una sperimentazione letteraria che per lei si ripeterà,…mehr

Produktbeschreibung
Con Nostalgie (1905) la 34enne nuorese, fantasiosa e immaginifica, esce per la prima volta "fuori" dall'Isola e si cimenta nel racconto della modernità borghese romana confermandosi quale scrittrice, riconosciuta da una grande schiera di lettori, capace di comunicare alla massa e nel contempo ai singoli grazie alla sua dote di rendere spiccatamente metaforici i personaggi e le loro imprese. L'opera rappresenta un'interessante unicità proprio dovuta al tentativo di ribaltamento degli elementi che avevano caratterizzato la sua narrazione, una sperimentazione letteraria che per lei si ripeterà, ma in forma differente, molti anni dopo, alla fine della sua parabola con Annalena Bilsini e, in mezzo, Il paese del vento.www.ilisso.it
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.