Il titolo dell’opera, Noto, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All’interno del Noto (vento del mediterraneo, detto anche vento di mezzogiorno, prende il nome dall’omonimo personaggio della mitologia greca, figlio di Astreo e di Eros) si susseguono, in ordine alfabetico: Angelica Barile con Iēiūnus fidebus, Michela Beneforti con Pensieri, persone e sensazioni, Gino Franchetti con Per noi sognanti, Stefania Gialluca con Nadira, Emilia Anna Pasculli con Ogni ombra di luna, Gabriella Veschi con 28 Novembre.