Dialogo, fiducia, cambiamento gentile: concetti chiave di un approccio all’organizzazione che ribalta le prospettive più tradizionali, partendo non dal comportamento, ma da ciò che lo determina. È l’approccio presentato da Paolo Bruttini e Massimo Lugli in questo saggio semplice e pieno di soluzioni concrete (arricchito da un caso aziendale esposto dalla consulente e formatrice Barbara Faussone), che fa tesoro dei più interessanti filoni dello Sviluppo Organizzativo, dall’Open Organization all’Agile.
Come mostrano gli autori Paolo Bruttini e Massimo Lugli, occuparsi di Sviluppo Organizzativo oggi significa comprendere in primo luogo la natura sostanzialmente
dialogica della realtà, in particolare della realtà lavorativa, interpretata sotto la chiave del Nudge. La cosiddetta «spinta gentile» di cui parla il premio Nobel 2017
Richard H. Thaler, applicata a questo specifico ambito, assume la forma di architetture relazionali per aiutare le persone a esprimere il meglio di sé, riducendo gli sforzi
e i conflitti. Attraverso i Nudge Tool spiegati nel volume, gli autori espongono un metodo in grado di aiutare le donne e gli uomini che lavorano a intendersi meglio tra di loro. A prendere in mano le situazioni, assumendosi il rischio di essere sinceri e affrontando le conseguenze dei propri errori. A usare le strutture di facilitazione nel riconoscimento delle risorse che si hanno, più che di quelle che mancano. Infine, a vedere in trasparenza i propri schemi mentali, punto di partenza fondamentale per condividere i punti di vista, le idee e, talvolta, i sogni.
Come mostrano gli autori Paolo Bruttini e Massimo Lugli, occuparsi di Sviluppo Organizzativo oggi significa comprendere in primo luogo la natura sostanzialmente
dialogica della realtà, in particolare della realtà lavorativa, interpretata sotto la chiave del Nudge. La cosiddetta «spinta gentile» di cui parla il premio Nobel 2017
Richard H. Thaler, applicata a questo specifico ambito, assume la forma di architetture relazionali per aiutare le persone a esprimere il meglio di sé, riducendo gli sforzi
e i conflitti. Attraverso i Nudge Tool spiegati nel volume, gli autori espongono un metodo in grado di aiutare le donne e gli uomini che lavorano a intendersi meglio tra di loro. A prendere in mano le situazioni, assumendosi il rischio di essere sinceri e affrontando le conseguenze dei propri errori. A usare le strutture di facilitazione nel riconoscimento delle risorse che si hanno, più che di quelle che mancano. Infine, a vedere in trasparenza i propri schemi mentali, punto di partenza fondamentale per condividere i punti di vista, le idee e, talvolta, i sogni.