Nel 2019, avevamo concluso la prima edizione di questo nostro lavoro esaminando le modifiche introdotte dalla legge di conversione del decreto “sblocca cantieri”, che si era caratterizzata per un regime provvisorio: norme sospese e disposizioni parallele al codice che, senza entrare a farne parte, trovavano applicazione nel periodo corrispondente alla sospensione.
Sennonché, lungi dall’aver raggiunto un suo assestamento, la disciplina codicistica sembra non conoscere tregua. Ed è soprattutto l’emergenza sanitaria determinata dal Covid, con le sue forti ricadute anche nell’ambito degli appalti pubblici, ad accendere ancora di più il dibattito sul codice, “accusato” di non essere adeguato a fare fronte a situazioni emergenziali. Da qui il decreto “semplificazioni”, convertito a settembre 2020 nella l. n. 120: ancora una volta si innestano discipline e procedure derogatorie “a tempo” che, al fine di realizzare interventi che si ritiene debbano essere eseguiti con celerità ed efficacia, determinano una forte spaccatura nell’ambito della struttura del codice.
Come nella precedente edizione, orientamenti giurisprudenziali, nazionali e dell’UE, nonché tabelle esplicative completano la guida.
Sennonché, lungi dall’aver raggiunto un suo assestamento, la disciplina codicistica sembra non conoscere tregua. Ed è soprattutto l’emergenza sanitaria determinata dal Covid, con le sue forti ricadute anche nell’ambito degli appalti pubblici, ad accendere ancora di più il dibattito sul codice, “accusato” di non essere adeguato a fare fronte a situazioni emergenziali. Da qui il decreto “semplificazioni”, convertito a settembre 2020 nella l. n. 120: ancora una volta si innestano discipline e procedure derogatorie “a tempo” che, al fine di realizzare interventi che si ritiene debbano essere eseguiti con celerità ed efficacia, determinano una forte spaccatura nell’ambito della struttura del codice.
Come nella precedente edizione, orientamenti giurisprudenziali, nazionali e dell’UE, nonché tabelle esplicative completano la guida.