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Ho conosciuto la musica di Fryderyk Chopin appena sedicenne, quando, apprestandomi a leggerne uno dei valzer più famosi, la sua cantabilità mi colpì profondamente.Oggi scrivo questo libro per cercare di conoscere tutta la sua complessità stilistica, con lo sguardo rivolto al futuro, perché, anni dopo quel primo approccio, la lettura di "Federico" Chopin mi venne riproposta, casualmente da un amico musicista, attraverso una delle più splendide opere: le Ballate.Che meraviglia, quella musica scuoteva le corde dell'anima. Fu allora che mi chiesi il perché la musica di Chopin avesse quella…mehr

Produktbeschreibung
Ho conosciuto la musica di Fryderyk Chopin appena sedicenne, quando, apprestandomi a leggerne uno dei valzer più famosi, la sua cantabilità mi colpì profondamente.Oggi scrivo questo libro per cercare di conoscere tutta la sua complessità stilistica, con lo sguardo rivolto al futuro, perché, anni dopo quel primo approccio, la lettura di "Federico" Chopin mi venne riproposta, casualmente da un amico musicista, attraverso una delle più splendide opere: le Ballate.Che meraviglia, quella musica scuoteva le corde dell'anima. Fu allora che mi chiesi il perché la musica di Chopin avesse quella caratteristica tanto peculiare. E nel pormi tante domande sul suo stile, cominciai ad acquistare via via, gli spartiti delle Mazurche, delle Polacche, dei Notturni: insomma collezionai tutti o quasi tutti, gli spartiti componenti le opere del compositore polacco. Ma furono gli Studi ad aprirmi la mente: possibile che anche negli Studi, i quali dovrebbero essere scritti a fini prettamente didattici, si ritrova quel mistero, quello strano colore, quella nebbia che avvolge di mistero tutta quanta la musica di Chopin? E nonostante tutto vi si ritrova quella forza, quell'energia che fino ad allora pensavo appartenesse a pochi altri compositori? Nel frattempo mi appassionavo all'ascolto di Claude Debussy, al misterioso mondo caduco e nebbioso dei suoi capolavori, e della musica e lettura degli scritti di Arnold Schoenberg, della stretta sinestesia che lega il timbro col colore dei suoni, della musica di Igor' Stravinskij, così ricca di colore e ritmo primordiale: analogie casuali, o naturale evoluzione del linguaggio musicale?Da allora in poi, le funzioni strutturali dell'armonia stavano per essere sconvolte da un modo diverso di ascoltare la musica e leggere lo spartito o la partitura, mentre la mia mente musicale cominciava ad esplorare universi ancora sconosciuti, ai quali la mia curiosità, lascia tuttora una porta sempre aperta.