Si può leggere il pianismo di Chopin considerando l'aspetto percettivo dell'ascolto musicale? In questo saggio si cerca di dare una risposta concreta al quesito, attraverso assunti fondamentali. Si inizia ad esaminare l'opera del pianista polacco illustrandola con vari esempi ma, successivamente, l'attenzione si concentra maggiormente intorno ad un'analisi degli Studi opera n°25 e opera n°10. Una scelta selettiva determinata da un altro interrogativo: è possibile che anche negli Studi, i quali dovrebbero essere scritti a fini prettamente didattici, si ritrovi quel mistero, quella forza, quell'energia, quello strano colore, quella nebbia, che avvolge tutta la musica di Chopin?