Nel 2016, una calda sera di inizio estate, mi capitò di vedere un video e ascoltare una canzone che mi cambiarono la vita. Si trattava di Lost on you, brano allora appena uscito di un'artista che dal quel momento ho amato senza riserve. Cos'era accaduto esattamente? Semplice: un uragano si era abbattuto sulle emozioni assopite che ricoprivano il cuore, creando nuvole di polvere e portando alla luce sentimenti che non conoscevo o che avevo per molto tempo ignorato. Così ho iniziato a scrivere, dando vita a al personaggio di Laura, attorno al quale ruotano le vite di Paola e Mary. Laura è un omaggio all'artista che amo. Laura, tuttavia, è anche il mio vero nome e il nome che ho scelto di mantenere nel mio pseudonimo. Laura quindi non è solo il personaggio principale, ma è il pretesto per dare forma a una vita parallela che si snoda tra le righe di un romanzo, un caleidoscopio narrativo attraverso il quale vedere distintamente la bellezza delle emozioni, quelle che la musica e la voce di un'artista hanno fatto riemergere dal nostro cangiante mondo interiore. Niente di speciale, insomma. Solo la seconda pelle che tenevamo di scorta e non avevamo mai avuto l'occasione di indossare.