La letteratura ungherese ha una ricca tradizione che risale a secoli fa e ha prodotto molti autori di rilievo. La grande letteratura ungherese non è quella che celebra lo splendore di un'Ungheria eroica, ma quella che denuncia la miseria ed il buio del destino ungherese. [...] La letteratura magiara è una folta antologia di queste ferite, di questa sensazione di abbandono e di solitudine che induce gli ungheresi a sentirsi, come dice una lirica di Attila József, «seduti sull'orlo dell'universo». Claudio Magris Cosmo Pasciuto è nato a Formia il 28 marzo 1972. Vive a Gaeta ed insegna Italiano e Latino presso l'Istituto Superiore Teodosio Rossi di Priverno. Ha conseguito la laurea in Lettere, presso L'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Dopo aver perfezionato lo studio della Letteratura si è appassionato alla Filosofia, in particolar modo ad Hegel e all'idealismo tedesco. Appassionato soprattutto di lingue classiche ha perfezionato le sue conoscenze linguistiche moderne per il Francese (ha pubblicato anche in lingua) e conosce l'Inglese l'Esperanto (di cui ha pubblicato due libri). Ama dipingere su tela, con tecnica mista, personaggi e soggetti di ambito letterario (alcuni dei lavori hanno accompagnato il titolo di copertina o la presentazione dei libri). Dopo avere esordito con la raccolta di racconti E nessuno risponde è risultato finalista di poesia al Premio De Libero per tre edizioni consecutive (per la xxxvii rassegna poetica ha presentato Pericle sul Parnaso). Apprezzato per i romanzi L'Acchiappanuvole e Il discepolo di Hegel, ha all'attivo diverse pubblicazioni e scrive saggi di Narratologia per LibriCK la rivista degli scrittori. Per ulteriori dettagli: https://it.everybodywiki.com/Cosmo_Pasciuto
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