È una pena per O. capire come ottenere il permesso alla permanenza nel paese in cui è arrivato, fuggito da chissà dove e da chissà cosa. Di O. non sappiamo nulla, tranne che vuole restare – e che lo vuole al punto da sottoporsi alle procedure interminabili previste dalla legge. Non sarebbe certo il solo – sono tantissimi i trattenuti che come lui aspettano nella Sala d’attesa – eppure, anche lì, O. è l’eccezione. In quanto esistenzialmente sradicato, “spaesato”, O. non è solo uno straniero ma il rappresentante di quanti, per un verso o per l’altro, non riescono a trovare nel mondo la salvezza dall’anomia, dalla solitudine infinita e dalla mancanza di senso del tutto.
Valentina Salvati è nata nel 1976, lavora in una libreria. O. è il primo romanzo che pubblica.
Valentina Salvati è nata nel 1976, lavora in una libreria. O. è il primo romanzo che pubblica.