Helle incontra Jonas quando sono solo due bambini: lui le insegna a costruire aquiloni e lei gli legge delle storie. Il loro legame sembra destinato a essere indissolubile e duraturo, finché qualcosa accade a Jonas, lasciando Helle nella morsa del dolore e della disperazione. Lei tenta in tutti i modi di ricostruire l'accaduto, fin dal principio, perché il suo amico sapeva già che gli sarebbe successo qualcosa di terribile e aveva cercato di avvisarla. Cosa gli è capitato? Perché sembra che nessuno in paese voglia dirle la verità? Perché non fanno altro che dirle bugie? Helle comincia a sospettare di chiunque, soprattutto delle persone che le sono più vicine, e capisce che non può fidarsi di nessuno. Tenta di mettere insieme tutti i pezzi di un quadro più grande, che le sfugge. Cos'è accaduto alla persona che più ama al mondo? Quali segnali non è stata in grado di leggere? L'incontro con un ragazzo che vive su una barca sembra essere la chiave per risolvere l'enigma, ma tutto si complica quando anche suo padre le rivela di aver mentito. Passando da un racconto di sé in terza persona a uno più intimistico in prima persona, Helle arriva a scoprire che niente è mai come sembra e che l'arte di narrare è l'unica via per la sopravvivenza.