Ritornano i pirati Uscocchi della Camera dei Lordi, già protagonisti nei romanzi Quindici uomini (ed. Pulp, 2010) e Chi muore si rivede, le cui strampalate gesta vengono raccontate nel diario di bordo del quartiermastro Scassacarogna. Questa volta Capitan Nebbia, protagonista assoluto della storia, si fa fuorviare dalla visione del film di Stanley Kubrick 2001 Odissea nello Spazio e quindi decide di voler rivivere le tappe percorse da Ulisse dopo la presa di Troia. Tutto sommato la cosa potrebbe risolversi in una semplice crociera nel Mediterraneo, se non fosse che il Capitano è un seguace convinto di quella teoria, peraltro portata avanti da esimi professori universitari, in ragione della quale l’Odissea - testo base di riferimento per Felli - non è stata ambientata nell’odierna Turchia, in Grecia e in Italia, bensì nel Baltico, nel Mar di Norvegia, nella Scandinavia. Tutto sembra molto assurdo, ma non è affatto così…Polifemo, Eolo, Circe, i Mangiatori di loto, i Lestrigoni, Scilla e Cariddi, le Sirene, Argo e altri ancora tornano dunque a farci compagnia, prendendo sembianze solo meno tragiche e più grottesche e surreali rispetto all’originale. Ovviamente, come al solito, non manca il tesoro da cercare, in questo romanzo che a suo modo, nonostante le evidenti influenze del Moby Dick di Melville, null’altro è che una rilettura in chiave comica del capolavoro di Omero.