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Per un intricato complesso di fattori psicologici, sociali, politici ed economici, un vasto movimento di opinione, alimentato da forze di attivismo radicale, rifiuta i cosiddetti "organismi geneticamente modificati", prodotti agricolturali dal genoma direttamente ritoccato. Mentre lo pseudo-concetto non ha base scientifica, gli oppositori insistono nell'attaccarlo, come simbolo dell'agroindustria; tale lotta socio-politica, che ha le sue ragioni, ma nasconde anche motivazioni ideologiche o commerciali, fomenta dubbi e paure su pretesi effetti negativi de "gli OGM" (plurale privo di…mehr

Produktbeschreibung
Per un intricato complesso di fattori psicologici, sociali, politici ed economici, un vasto movimento di opinione, alimentato da forze di attivismo radicale, rifiuta i cosiddetti "organismi geneticamente modificati", prodotti agricolturali dal genoma direttamente ritoccato. Mentre lo pseudo-concetto non ha base scientifica, gli oppositori insistono nell'attaccarlo, come simbolo dell'agroindustria; tale lotta socio-politica, che ha le sue ragioni, ma nasconde anche motivazioni ideologiche o commerciali, fomenta dubbi e paure su pretesi effetti negativi de "gli OGM" (plurale privo di significato) per l'ambiente e la salute. Invece, gli scienziati raccomandano - inascoltati, in particolare dai politici - di controllare con attenzione e cautela le singole nuove varietà vegetali, "OGM" e non! Il libro spiega questo tabù contemporaneo e le sue motivazioni legittime, ma spesso illogiche e non scientifiche. L'avversione per "gli OGM" va liberamente praticata da chi lo voglia, ma non deve più essere legge per tutti: è antidemocratico imporre freni autoritari all'uso ben regolato di certe novità biotecnologiche, alla ricerca pubblica e alle sue ricadute filantropiche.