Lo studio proposto è un classico blues su un tempo 4/4 in forma A B + coda, con le prime due sezioni composte da 12 battute che compongono il giro blues. Caratteristica di questo giro è l’ambito armonico, riconoscibilissimo, formato da soli tre accordi di settima di dominante su I, IV e V grado. La melodia si muove su una pentatonica di Mi maggiore (mi, fa# sol# si do#) ma non disdegnando di giocare con l’ambiguità del modo minore. Da un punto di vista tecnico, lo studio permette di sviluppare la tecnica di arpeggio della mano destra che alterna varie combinazioni di note con il pollice che esegue i bassi spesso accompagnati dall’indice mentre medio ed anulare suonano insieme, tecniche già presenti negli studi di Giuliani e in tantissima letteratura dell’ottocento, ma che qui indossano una veste più accattivante. Con l’inizio di B (battuta 14) si introduce un nuovo elemento tematico e ritmico abbinato alla tecnica del glissato, che può partire dal semitono adiacente ma anche da più lontano, a discrezione del docente ed in base alle capacità dell’esecutore. La coda (battute 28 – 29) rappresenta un elemento di stile fortemente caratterizzante il blues, con una serie di accordi che si trascinano cromaticamente, fino all’accordo di settima finale. La valenza di questo studio è anche e soprattutto nella peculiarità ritmica: introduce il ritmo sincopato dello swing che è tipico del blues come del jazz e permette di apprendere le basi del feel indispensabile per eseguire questo tipo di letteratura. La dinamica elementare, infine, permette di “giocare” con gli elementi di domanda e risposta del discorso musicale. Infine, una proposta di lavoro per il docente potrebbe risiedere nella sperimentazione dell’improvvisazione su questo studio. Fornendo l’adeguato materiale pentafonico e inquadrando la struttura del pezzo, si potrebbe cominciare ad eseguire delle semplici improvvisazioni, che sono in fin dei conti, l’anima di questa musica.