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Sono venuto a conoscenza dell’esistenza di un compositore di nome Olivier Messiaen intorno alla metà degli anni ’80 del secolo scorso. Ne parlò, a me e ad altri amici, il Prof. Sandro Gindro, un compositore e psicoanalista che è stato mio Maestro per alcuni anni. Il racconto e l’ascolto della musica di Messiaen sono stati per me molto importanti perché grazie alla loro comprensione ho iniziato il cammino all’interno del mistero dei linguaggi della musica contemporanea. Appassionati per questa scoperta e sulla scia di un ciclo di trasmissioni radiofoniche che proprio in quel periodo vennero dedicate da Raffaele Pozzi a Messiaen, un mio amico, Riccardo Pacifico, ed io acquistammo da Ricordi a Piazza Venezia, una copia della ‘Technique de mon langage musical’, il primo testo teorico di Messiaen del 1944, e poiché era in francese lo traducemmo, o meglio, il mio amico lo tradusse e io lo trascrissi in formato elettronico. Ho fortunatamente conservato una copia di quella traduzione, anche se ho perduto i files originali, e l’ho potuta quindi usare anche per redigere questa tesi. Da allora la musica di Olivier Messiaen ha conquistato il mio cuore e il mio intelletto e non li ha più abbandonati. Vorrei dedicare questo lavoro al grande Maestro Olivier Messiaen nel XX anniversario della sua morte, a Sandro Gindro morto dieci anni fa, alla Professoressa Claudia Colombati le cui lezioni sono state una fonte costante di stimolo e piacere intellettuale oltre a costituire un costante arricchimento della conoscenza e degli strumenti per l’arricchimento della conoscenza, e a mia moglie Maria Pia, alla cui sola esistenza devo tutto questo.