Una nuova civiltà delle macchine appare all’orizzonte, una civiltà in cui lo 0,1 % della popolazione possiederà le macchine, lo 0,9 % le gestirà e il 99% sarà addetto al poco lavoro non automatizzato della grande impresa o giacerà nell’abisso della disoccupazione.
Tracciando un affresco memorabile del nostro tempo, l’autore ci conduce oltre il pensiero unico dominante. In particolare, oltre il luogo comune per eccellenza, ovvero che esiste e sempre esisterà una sola forma economico-sociale di tipo capitalistico.
A fronte di un capitalismo finanziarizzato e tecnologico che genera forte disuguaglianza, di una prassi che ha posto al centro dell’organizzazione sociale il denaro anziché il lavoro, di un futuro caratterizzato dalla disoccupazione (o sotto-occupazione) di massa, quale la via di uscita?
Per Sapelli la strada è quella di un socialismo comunitario che riscatti e risollevi il «popolo degli abissi», quel 99% per cui si prospetta oggi un
futuro quanto mai incerto.
«Si può dire che sia finito il capitalismo? E cosa è stato davvero? Domande propedeutiche a quella più grande e che quasi fa tremare i polsi: cosa ci sarà, o cosa c’è “oltre il capitalismo”?» (Dalla Prefazione di Giuseppe De Lucia Lumeno).
Tracciando un affresco memorabile del nostro tempo, l’autore ci conduce oltre il pensiero unico dominante. In particolare, oltre il luogo comune per eccellenza, ovvero che esiste e sempre esisterà una sola forma economico-sociale di tipo capitalistico.
A fronte di un capitalismo finanziarizzato e tecnologico che genera forte disuguaglianza, di una prassi che ha posto al centro dell’organizzazione sociale il denaro anziché il lavoro, di un futuro caratterizzato dalla disoccupazione (o sotto-occupazione) di massa, quale la via di uscita?
Per Sapelli la strada è quella di un socialismo comunitario che riscatti e risollevi il «popolo degli abissi», quel 99% per cui si prospetta oggi un
futuro quanto mai incerto.
«Si può dire che sia finito il capitalismo? E cosa è stato davvero? Domande propedeutiche a quella più grande e che quasi fa tremare i polsi: cosa ci sarà, o cosa c’è “oltre il capitalismo”?» (Dalla Prefazione di Giuseppe De Lucia Lumeno).