Arrivano nella Siria del Nord da ogni parte del mondo per contribuire — qui e ora — a quella causa che eternamente si batte per cambiare lo stato di cose presente.
Sono i combattenti internazionali delle Ypg: le milizie popolari divenute celebri in occidente per essere riuscite a opporre all’avanzata dell’Isis una forza in grado di ricacciare la marea nera dello jihadismo ben oltre i confini del Rojava.
Nella vita “precedente” erano persone diverse: studenti, lavoratori del braccio e del pensiero, precari di un Occidente che affoga nelle sue contraddizioni e giovani che lo stesso Occidente sembra escludere da qualunque ruolo.
Al servizio di un’idea — di più, di un’utopia concreta — hanno messo la loro stessa vita, a volta perdendola in battaglia.
In questo libro rendono la loro testimonianza. Affinché accanto alle parole fascismo, sessismo, razzismo, sfruttamento senza limiti dei territori e delle risorse naturali, oppressione di classe e assassinio della democrazia reale, costruita e vissuta dal basso, si possa finalmente scrivere «mai più».
Sono i combattenti internazionali delle Ypg: le milizie popolari divenute celebri in occidente per essere riuscite a opporre all’avanzata dell’Isis una forza in grado di ricacciare la marea nera dello jihadismo ben oltre i confini del Rojava.
Nella vita “precedente” erano persone diverse: studenti, lavoratori del braccio e del pensiero, precari di un Occidente che affoga nelle sue contraddizioni e giovani che lo stesso Occidente sembra escludere da qualunque ruolo.
Al servizio di un’idea — di più, di un’utopia concreta — hanno messo la loro stessa vita, a volta perdendola in battaglia.
In questo libro rendono la loro testimonianza. Affinché accanto alle parole fascismo, sessismo, razzismo, sfruttamento senza limiti dei territori e delle risorse naturali, oppressione di classe e assassinio della democrazia reale, costruita e vissuta dal basso, si possa finalmente scrivere «mai più».