Una telefonata riporta il commissario Pino Bonivento indietro nel tempo e riapre una vecchia ferita; un’indagine mai conclusa e una rinuncia che ancora brucia. Erano tempi cupi, e non c’era altra scelta, ma questo non basta a placare la sete di giustizia di un poliziotto vero. Seguendo a ritroso una lunga striscia di sangue ormai rappreso, e di corpi miracolosamente recuperati, il commissario ricostruisce, tassello per tassello, i fasti di un’epoca e i vizi nascosti. Emergono particolari inquietanti, una setta satanica guidata da una cartomante, personaggi importanti che sfruttano l’occultismo, e la magia del Cinema, per coprire istinti inconfessabili. Venezia, con i suoi canali, le sue storiche dimore e le sue calli, è l’ambientazione giusta per una storia ammantata di mistero. Un gioco di incastri e ingranaggi che si perfeziona nella scena finale, drammatica ma con un esito inaspettato.