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OOPArt è un termine che deriva dall’inglese Out of Place Artifacts, ‘manufatti fuori posto’, e fu introdotto dal biologo Ivan Terence Sanderson, vissuto nel secolo scorso. Sono reperti archeologici e paleontologici che si trovano un po’ dappertutto e che stando alle nostre attuali conoscenze non dovrebbero esistere poiché inseriti in un contesto storico in cui l’uomo non poteva semplicemente disporne. La scienza generalmente rifiuta di prendere in considerazione questo tipo di reperti, salvo che non riesca a darne una logica spiegazione. Se ciò non accade, i misteriosi oggetti sembrano…mehr

Produktbeschreibung
OOPArt è un termine che deriva dall’inglese Out of Place Artifacts, ‘manufatti fuori posto’, e fu introdotto dal biologo Ivan Terence Sanderson, vissuto nel secolo scorso. Sono reperti archeologici e paleontologici che si trovano un po’ dappertutto e che stando alle nostre attuali conoscenze non dovrebbero esistere poiché inseriti in un contesto storico in cui l’uomo non poteva semplicemente disporne. La scienza generalmente rifiuta di prendere in considerazione questo tipo di reperti, salvo che non riesca a darne una logica spiegazione. Se ciò non accade, i misteriosi oggetti sembrano illuminarsi di luce propria, divenendo qualcosa di inesplicabile che si trasforma in fascinazione per chi ha ancora voglia, e coraggio, di fantasticare.

Oopart, gli oggetti impossibili del nostro passato” non è soltanto un volume che, sicuramente, segnerà l’inizio di un nuovo modo di approcciarsi a questa “scottante” tematica, visti soprattutto gli interessanti approfondimenti, l’accurata selezione delle fonti e lo stile ampiamente divulgativo che pur mantiene inalterata l’informazione squisitamente tecnica e scientifica; pagina dopo pagina le domande inizieranno a farsi sempre più pressanti, i ragionevoli dubbi occuperanno con sempre maggior insistenza la mente del lettore: quali perduti segreti e conoscenze hanno permesso la realizzazione degli oggetti descritti dall’autore? Possiamo ancora considerare la storia dell’evoluzione umana come una lunga, inalterata, linea retta? Perché ci si ostina nel voler ignorare questi misteriosi ma indiscutibilmente presenti “oggetti impossibili”? L’autore ha speso gran parte del suo tempo nel ricercare, catalogare, classificare e approfondire ogni tipo di informazione disponibile, è riuscito a ripulire ogni singolo argomento dalle scorie accumulate in anni e anni di informazioni frettolose date al solo scopo di stupire, è riuscito ad attribuire le giuste proporzioni a quanto di vero e di falso si nasconde dietro l’argomento. Il risultato di questa sua immane fatica è questo testo, nel quale l’evidenza dei fatti è schiacciante, il ragionamento serrato, la prova evidente; eppure l’autore non vuole esprimere alcun concetto in assoluto e con la trasparente umiltà che ogni ricercatore dovrebbe avere, oltre che con una encomiabile apertura mentale, mette a disposizione di tutti l’evidenza delle proprie ricerche.
Roberto La Paglia