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G. Campbell Morgan (1863-1945) è stato considerato “il principe degli espositori” della Sacra Scrittura perché, sia dal pulpito della Westminster Chapel, a Londra, famosa sede della Chiesa metodista britannica, sia con gli scritti, oltre cinquanta libri, “ha reso la Bibbia un libro vivente per innumerevoli anime per le quali era stato un libro morto”. Vissuto in un periodo storico di grandi mutamenti teologici rimase fedele all’ispirazione totale e plenaria della Scrittura della quale fu un indimenticabile espositore. Il dono di G. Campbel Morgan è stato proprio quello di scrivere dei commenti ai libri della Bibbia allo stesso tempo semplici ed esaurienti. Il libro di Osea, uno tra i più trascurati dei profeti minori perché considerato dei più difficili, è un trattato sul ravvedimento reso di facile comprensione e può essere definito “il romanzo della redenzione”. Questo volumetto arricchisce la serie già iniziata di scritti che saranno apprezzati e di valido aiuto spirituale a quanti “il cui diletto è la legge del Signore”.