La sensibile timidezza di Ottavio cerca una via di riscatto ad una vita grigia condotta fra casa e azienda in deprimente solitudine. Gli piace scrivere, ma è mortificato dagli editori che gli bocciano tutto ciò che scrive. Gli piacciono le donne, ma è così impacciato che in loro presenza si paralizza. Suona la batteria in un gruppo rock, ma è un gruppo talmente scalcinato da non riuscire mai a trovare uno straccio di scrittura. È buono d’animo e “di sinistra”, ma viene continuamente deluso dalla quotidianità e dalla politica. Solo in pensione riesce a coronare uno dei sogni della sua vita: avere una casa di proprietà. Ma subirà una dolorosa ingiustizia. Il finale amaro e surreale non riscatta la vita di un uomo ordinariamente speciale.