Ancora oggi, e malgrado un «cessate il fuoco» definitivo proclamato nel 2011, la cronaca del Paese Basco e l’immaginario di questa terra sono legati in maniera indissolubile al nome, ai simboli e alle idee prodotti da Euskadi Ta Askatasuna: l’organizzazione armata, più nota con l’acronimo di ETA, che dalla fine degli anni Cinquanta combatte per un Paese Basco indipendente e socialista.
Marco Laurenzano, insieme alle vicende di ETA e del suo attacco allo Stato spagnolo, racconta la storia della «transizione alla democrazia in Spagna» dopo la morte del dittatore fascista Francisco Franco dal punto di vista dell’indipendentismo radicale basco e delle sue diverse ramificazioni politiche, sindacali e militari.
Dal 1958, anno di fondazione di ETA ad opera di un gruppo di studenti, al 1973, quando il commando «Txikia» fa saltare in aria a Madrid l’ammiraglio Luis Carrero Blanco, delfino di Franco e candidato designato alla sua successione; dal 1979, data di approvazione dello statuto di automia del Paese Basco, fino al 2011, mentre la «cessione definitiva dell’attività armata» annunciata da ETA non cancella certo la questione dell’autonomia basca dall’agenda politica internazionale, il libro di Laurenzano ripercorre anni di lotte durissime e di pesante repressione. Una storia contemporanea di ETA in cui, tra dibattiti infuocati e la comparsa di numerose formazioni armate di matrice separatista, si registra la nascita di un movimento sindacale tra i più agguerriti del vecchio continente sullo sfondo di una lotta di liberazione nazionale in grado di mettere pesantemente in discussione la stessa identità europea.
Marco Laurenzano, insieme alle vicende di ETA e del suo attacco allo Stato spagnolo, racconta la storia della «transizione alla democrazia in Spagna» dopo la morte del dittatore fascista Francisco Franco dal punto di vista dell’indipendentismo radicale basco e delle sue diverse ramificazioni politiche, sindacali e militari.
Dal 1958, anno di fondazione di ETA ad opera di un gruppo di studenti, al 1973, quando il commando «Txikia» fa saltare in aria a Madrid l’ammiraglio Luis Carrero Blanco, delfino di Franco e candidato designato alla sua successione; dal 1979, data di approvazione dello statuto di automia del Paese Basco, fino al 2011, mentre la «cessione definitiva dell’attività armata» annunciata da ETA non cancella certo la questione dell’autonomia basca dall’agenda politica internazionale, il libro di Laurenzano ripercorre anni di lotte durissime e di pesante repressione. Una storia contemporanea di ETA in cui, tra dibattiti infuocati e la comparsa di numerose formazioni armate di matrice separatista, si registra la nascita di un movimento sindacale tra i più agguerriti del vecchio continente sullo sfondo di una lotta di liberazione nazionale in grado di mettere pesantemente in discussione la stessa identità europea.