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Il parlare della Palestina in una prospettiva storica allargata, che comprenda la narrazione delle origini e delle successive vicende dei suoi primi abitanti, ci porta necessariamente a dover parlare del popolo ebraico utilizzando le fonti che lo interessano, in primo luogo la Bibbia. Il dibattito sulla validità della Bibbia e sulla sua attinenza a fatti storicamente accaduti, ha scatenato diatribe a non finire e ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro, senza che si sia sempre arrivati a una conclusione omogenea e unanimemente condivisa, tuttavia la Bibbia come fonte di informazione storica resta…mehr

Produktbeschreibung
Il parlare della Palestina in una prospettiva storica allargata, che comprenda la narrazione delle origini e delle successive vicende dei suoi primi abitanti, ci porta necessariamente a dover parlare del popolo ebraico utilizzando le fonti che lo interessano, in primo luogo la Bibbia.
Il dibattito sulla validità della Bibbia e sulla sua attinenza a fatti storicamente accaduti, ha scatenato diatribe a non finire e ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro, senza che si sia sempre arrivati a una conclusione omogenea e unanimemente condivisa, tuttavia la Bibbia come fonte di informazione storica resta un punto di riferimento ineludibile.
Chi vuole disconoscere il valore storico di alcune affermazioni del Libro trova, nei documenti storici e nei ritrovamenti archeologici, motivi per confortare la sua tesi e per affermare che i fatti raccontati nella Bibbia sono sottoponibili a revisione critica.
Chi sostiene il contrario trova pure, negli stessi documenti e reperti, motivi per sostenere la provata attendibilità delle sue ragioni.
La Chiesa ci dice che, dettagli a parte, la Bibbia è il racconto della rivelazione, è la parola di Dio che si rivolge all’uomo: in essa c’è il patto eterno fra Dio, il suo popolo e tutta l’umanità.
Le parole del Signore sarebbero state riportate dagli uomini di un tempo lonta- nissimo da noi secondo le loro conoscenze e la loro cultura, possono esserci degli errori e delle imprecisioni ma questo non inficia l’autenticità del Libro e il valore della rivelazione divina.
Un approfondimento sul valore, sui contenuti della Bibbia e sulla sua essenza di Libro Sacro comporterebbe un lavoro di una levatura e di una complessità di gran lunga superiori alle forze di chi scrive e non corrispondente ai limitati obiettivi che si pone questo libro.
Per questi motivi verrà citato il Libro in quei passaggi che la nostra tradizione culturale da per acquisiti e assodati soltanto allo scopo di ottenere un ancoraggio storico minimo, che consenta di sviluppare la narrazione.
Per il resto chi ha fede crede, chi ne è privo mantiene le sue convinzioni.
Oltre alla Bibbia ci rivolgeremo alle fonti storiche conosciute riportate ed interpretate nel modo più scientifico ed asettico possibile e senza prevenzioni, seppure sia quasi impossibile essere obbiettivi al di là di qualsiasi personale opinione.
Per l’ultima parte, quella riguardante la storia più recente faremo affidamento sulla memoria recente e sulla cronaca.