Chi, al liceo, non ha mai avuto paura delle parentesi?
All'improvviso, un po' alla volta, comparivano proprio quando iniziavi a capire come si svolgevano le
espressioni matematiche semplici. Le tonde, le quadre e le graffe, con maestria, incastravano numeri, lettere e segni. Una danza tra chi entrava, chi doveva dare precedenza e chi restava irrisolta.
Ci sono parentesi che complicano la vita, altre che te la liberano.
In questa raccolta di poesie ci sono solo le tonde e sono innocue. Non rinchiudono ma, al contrario, aprono e con la loro forma curvilinea abbracciano emozioni, assenze e domande. Sono la scusa, il posto sicuro e la possibilità di non tenere più al di fuori
ma di accogliere e dar spazio.
All'improvviso, un po' alla volta, comparivano proprio quando iniziavi a capire come si svolgevano le
espressioni matematiche semplici. Le tonde, le quadre e le graffe, con maestria, incastravano numeri, lettere e segni. Una danza tra chi entrava, chi doveva dare precedenza e chi restava irrisolta.
Ci sono parentesi che complicano la vita, altre che te la liberano.
In questa raccolta di poesie ci sono solo le tonde e sono innocue. Non rinchiudono ma, al contrario, aprono e con la loro forma curvilinea abbracciano emozioni, assenze e domande. Sono la scusa, il posto sicuro e la possibilità di non tenere più al di fuori
ma di accogliere e dar spazio.