Dopo più di 20 anni dal primo Convegno "Parlare con gli adolescenti", l'organizzazione di questo evento ha inevitabilmente rappresentato l'occasione per fare un bilancio e per riflettere su di noi, su come siamo cambiati in questi anni, a partire dalla nostra fondazione. Ci siamo progressivamente trovati ad occupare uno spazio intermedio, tra privato e pubblico; impegnati a mantenere una posizione di equilibrio, senza cadere nella fantasia onnipotente di poterci sostituire al ruolo fondamentale dei Servizi, ma cercando di accreditare, a partire da una visione multifattoriale della sofferenza psichica, un modello fondato sull'interdipendenza e sulla complementarietà dei ruoli e delle funzioni. La nostra cooperativa è nata nel 1996, a partire "dall'illusione" - in senso winnicottiano - di un gruppo di soci fondatori, allievi dell'ARPAd, guidati da Giovanna Montinari (2006). Un gruppo di colleghi di diverse professionalità (psicologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri, assistenti sociali ed educatori) uniti dalla comune passione per la psicoanalisi dell'adolescenza e dall'illusione condivisa di poter creare un gruppo di lavoro in grado di offrire un aiuto psicologico specializzato agli adolescenti, ai giovani adulti e ai loro contesti di rifermento. In questi anni, le situazioni che seguiamo sono molto cresciute nel numero e anche nella loro complessità: il disagio che incontriamo è sempre più interconnesso sul piano psichico e sociale. Le sfide cliniche promosse dai nostri giovani pazienti ci hanno messo fin dall'inizio nella condizione di ricercare esperienze e modelli di lavoro sempre nuovi e sostenibili. Una delle nostre caratteristiche riguarda la possibilità, dopo una prima fase di accoglienza, di poter scegliere tra varie forme di intervento. Disponiamo, infatti, di diversi dispositivi in grado di rispondere in modo specifico ad ogni adolescente che incontriamo sulla base del suo funzionamento e delle caratteristiche dei vari contesti in cui l'incontro avviene (a scuola, presso il nostro centro clinico, in un intervento domiciliare, per strada o in casa). Il tempo a disposizione e il desiderio di fare una panoramica sulle diverse aree e sull'organizzazione del lavoro in cooperativa ci hanno indotto a dare un taglio descrittivo ad alcune delle presentazioni che non ci permetterà di approfondire come avremmo voluto alcune caratteristiche del nostro lavoro con gli adolescenti. Vorremmo che questa giornata, oltre ad essere un'occasione per "parlare di adolescenza", fosse l'occasione per "parlare con i colleghi". Con i Colleghi e con i Servizi (Rita Potena e Bruno Spinetoli, NPI e Direttori UOC di Servizi di Tutela Salute Mentale e Riabilitativa in Età Evolutiva) che come noi, e insieme a noi, si occupano di adolescenza. Pensiamo che la collaborazione tra soggetti diversi e differenti istituzioni possa favorire la creazione di un pensiero plurale, che potenzia la capacità di accogliere e di ascoltare. Un confronto che Rifornimento in volo porta avanti da sempre, anche a livello nazionale, con i gruppi e le scuole di formazione che si occupano di adolescenza, in qualità di socio fondatore dell'AGIPPsA (Associazione dei Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell'Adolescenza). La presenza di altri ospiti esterni alla cooperativa arricchirà lo scambio tra noi. Ci riferiamo a Mario Speranza, Professore all'Università de Versailles, direttore della Maison des l'adolescent, che ci racconterà della sua esperienza francese, ad Anna Ferruta, psicoanalista socio ordinario con funzioni di training della SPI, socio fondatore di "Mito e Realtà", che da alcuni anni con intelligenza e generosità ci supervisiona, e ad Annunziata Bartolomei, docente di Sevizio Sociale Professionale, per molti anni una cara collega del territorio, che darà voce all'intervento sociale quale azione fondamentale e intrinseca agli interventi integrati.