Patrie interiori è un romanzo potente, ancestrale, che si apre con la forza della natura, l’entrata del bosco e prosegue alla riscoperta di un mondo fanciullo pieno di rabbia, dolore e bellezza. Volendo usare una metafora per esprimerne la portata, diremmo che si avverte la presenza del padre Zeus e della figlia Atena, nata dal capo del padre stesso che la inghiotte prima che nasca. E qui la parte di Atena, che nella mitologia greca difende gli eroi che compiono il bene e parteggia per le donne, la fa la protagonista del romanzo: una madre e una creatura generosa che viaggia come Ulisse per ritrovare, appunto, la sua “Patria interiore”.