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Giordano Bruno ne era certo: fin dall’inizio non siamo soli. Platone ne scrive nel Mito di Er: veniamo al mondo con una controfigura magica o ultraterrena. L’uso del soprannome è un implicito riconoscimento del Doppelganger, del Daimon. Il suo diminuitivo fa parte del suo travestimento. Serve a proteggerlo dalla umanizzazione ed a proteggere il suo potere magico. A volte, si presenta nei sogni, nei miti, nel doppio, in un amico, in un familiare. A volte per incontrarlo abbiamo bisogno di un altro in carne ed ossa. A volte quell’altro sono io. Autobiografia come nell’Arte della Memoria del…mehr

Produktbeschreibung
Giordano Bruno ne era certo: fin dall’inizio non siamo soli. Platone ne scrive nel Mito di Er: veniamo al mondo con una controfigura magica o ultraterrena. L’uso del soprannome è un implicito riconoscimento del Doppelganger, del Daimon. Il suo diminuitivo fa parte del suo travestimento. Serve a proteggerlo dalla umanizzazione ed a proteggere il suo potere magico. A volte, si presenta nei sogni, nei miti, nel doppio, in un amico, in un familiare. A volte per incontrarlo abbiamo bisogno di un altro in carne ed ossa. A volte quell’altro sono io. Autobiografia come nell’Arte della Memoria del Rinascimento: teatro, museo, luogo in cui raccogliere tutto il mio patrimonio di immagini. In cui percepire il sentirmi frammento di specchio del Grande Specchio che è l'infinito. In cui l'ombra profonda che siamo possa comprendere attraverso le immagini. Un luogo prezioso in cui l’anima possa sviluppare consapevolezza di sé. Autobiografia in forma del Recit, resoconto dell’essenziale della vita immaginale., intesa come viaggio tra essenze immaginali, un resoconto dell’essenziale. Un Recit che, come in Corbin, non sia la confessione di una soggettività, ma il racconto di eventi vissuti. “Dove non è l’io che dà unità all’esperienza, ma lo stile in cui quella esperienza viene messa in scena, le immagini che la formano, i temi ricorrenti che si ripresentano, le relazioni in mezzo alle quali si dispiega. Per tenerla insieme non occorre possederla.”. Il mio Recit che diventa il luogo in cui accogliere la comunità delle molte persone e dei molti linguaggi che trovano modo di coesistere.Pat Iorio- Patty Go- Da 30 anni Formatore e Life Coach, Wingwave coach a supporto dei processi di cambiamento e sviluppo personale e professionale.