L’esperienza della realtà si forma dalla relazione tra le cose, che creano confini (di definizione) tra le cose stesse. Senza confini non c’è differenza, senza differenza non c’è termine di paragone. E’ un criterio epistemologicamente fondante che occorre esplorare, entrando nella differenza, studiandone i confini. Ecco la marginalità: il paradosso di centrali pensieri che tuttavia si trovano al margine. Tutto questo comporta l’inevitabile, quanto impossibile, ricerca di un senso e i conseguenti atti di fede che facciamo per portarla a termine.