Sono qua che guardo questo insieme di fogli pieni di parole intrecciate, partorite da una mente un po’ folle, che, con presunzione, chiamerò libro: il mio primo libro.
In realtà non ho rispettato nessuna regola di quelle che normalmente sono richieste: non ha un vero inizio o una fine, una struttura preordinata.
E’ una cosa un po’ così, un guazzabuglio di tutto, così com’è la vita, un insieme di storie brevi racchiuse in un “libro strano”.
Racconti a volte divertenti, forse un po’ “sbracati”, a volte seri pieni di nostalgia, brevi episodi di vite vissute e racconti nati dalla fantasia.
Ci sono modi di dire toscani, il parlare del popolo.
Forse ci sono troppe virgole, o forse troppo poche, non so.
Ci sono poesie, brani che vorrebbero una musica per essere cantati.
Ci sono emozioni, desideri, ricordi, sorrisi, speranze.
C’è tutto quello che sono io, c’è tutto il mio cuore.
In realtà non ho rispettato nessuna regola di quelle che normalmente sono richieste: non ha un vero inizio o una fine, una struttura preordinata.
E’ una cosa un po’ così, un guazzabuglio di tutto, così com’è la vita, un insieme di storie brevi racchiuse in un “libro strano”.
Racconti a volte divertenti, forse un po’ “sbracati”, a volte seri pieni di nostalgia, brevi episodi di vite vissute e racconti nati dalla fantasia.
Ci sono modi di dire toscani, il parlare del popolo.
Forse ci sono troppe virgole, o forse troppo poche, non so.
Ci sono poesie, brani che vorrebbero una musica per essere cantati.
Ci sono emozioni, desideri, ricordi, sorrisi, speranze.
C’è tutto quello che sono io, c’è tutto il mio cuore.