Il volume raccoglie un'articolata riflessione intorno all'avventura novecentesca dello storicismo, come modello filosofico. Dopo una ricostruzione del suo tramonto (come «ismo» filosofico, unitario e compatto; come erede diretto dell'idealismo, soprattutto in Italia) e della sua permanenza come stile filosofico, il volume si inoltra sulla frontiera dei neo-storicismi, sondandone due volti europei, tra José Ortega y Gasset e Theodor W. Adorno. Sviluppa quindi alcuni percorsi italiani: da Fazio-Allmayer a Garin (e la sua scuola), da Dal Pra a Massolo, fino a Preti (fu davvero un «antistoricista»?). Sono tutti percorsi in cui la centralità dello storicismo e il suo volto post-metafisico vengono posti in precisa luce, come accadrà anche nella Scuola di Napoli che di tale neo-storicismo critico (e aperto) è oggi l'erede più netta e significativa.Franco Cambi è professore ordinario di Filosofia dell'educazione nell'Università di Firenze. Ha svolto ricerche in campo teorico-pedagogico, storico-educativo, educativo-letterario. Tra le sue opere più strettamente filosofiche si ricordano: Tra scienza e storia: percorsi del neostoricismo italiano (Milano 1992); Vito Fazio-Allmayer: dall'attualismo allo storicismo critico (Palermo 1996); il contributo al volume Ortega y Gasset e la Bildung: studi critici (Milano 2007).