Nel libro si racconta la storia dell'antico popolo dei Liguri, che rese vivo l'Appennino tosco-emiliano nella protostoria: gruppi di cacciatori-raccoglitori e pastori sminomadi che non conobbero la scrittura né lasciarono tracce rilevanti dei loro villaggi ma che ebbero contatti con Etruschi, Fenici, Greci ed Egizi nei mercati della costa. Fino alla conquista romana le montagne dell'Appennino settentrionale furono zone senza confini, condivise dalle tribù seminomadi dei Liguri e dei Celti, in tempo di pace, e difese con coraggio durante gli ottanta nni di guerre liguri-romane, narrate da Tito Livio, Polibio, Strabone, Plinio il Vecchio con l'ottica del vincitore. Il libro è destinato agli abitanti ed ai turisti che in estate ed in inverno percorrono le strade di montagna o si addentrano nei boschi dell'Appennino tosco-emiliano affinché possano “sentire” la storia degli antichi abitanti del monte Sagro, del monte Spigolino-Leto, del Ballista-Corno alle Scale, del Cimone-Augino, del passo della Calanca, delle valli della Magra, del Serchio, della Lima, del Reno, della Dardagna e dello Scoltenna-Panaro.