La pandemia da CoViD-19 ha provocato delle conseguenze sulla salute mentale così gravi da spingere l'Organizzazione Mondiale della Sanità ad affermare che la tutela della salute mentale è la priorità assoluta in questa fase dell'evoluzione della pandemia. Lo stress da pandemia è una condizione di stress perdurante e di una miscela di stress non convenzionale, che non colpisce solo il presente ma dissesta il futuro. Sono almeno tre le fonti di stressor legate alla CoViD- 19: la pandemia, la infodemia ed il lockdown. Gli studi che presenteremo forniscono dati relativi all'aumento della prevalenza e dell'incidenza dei disturbi mentali nelle diverse popolazioni esaminate. Le persone hanno sperimentato vissuti di impotenza, vulnerabilità, incertezza e la sensazione di perdita di controllo sulla propria vita, sentimenti che hanno dominato la quotidianità dei cittadini e che hanno pregiudicato il loro benessere psicologico e la salvaguardia della salute mentale. I familiari dei pazienti ospedalizzati per Covid 19 sono esposti, infatti, a minacce di perdita in vari ambiti: perdita di una persona cara, del lavoro, della sicurezza economica, dei contatti sociali e dell'autonomia di muoversi liberamente nel mondo. Il problema oggettivo del coronavirus diventa problema soggettivo in relazione al vissuto psicologico, alle emozioni e paure che il tema suscita nelle diverse persone. La percezione del rischio può essere distorta e amplificata sino a portare a condizioni di panico che non solo sono quasi sempre del tutto ingiustificate ma aumentano il rischio perché portano a comportamenti meno razionali e ad un abbassamento delle difese, anche biologiche, dell'organismo. Con la diffusione del Covid 19 c'è stato richiesto di seguire alcune regole che fossero d'aiuto al contenimento del contagio a tutela della nostra e dell'altrui salute, è stato chiesto alla popolazione di sacrificare i propri diritti personali per contribuire alla sicurezza collettiva rendendo possibile la vita sociale a la tutela dei più deboli. Dalle ricerche è emerso quanto il disimpegno morale, il grado di fiducia nel governo e la fiducia sociale generalizzata, siano predittivi dell'impegno in comportamenti prosociali. Inoltre la disinformazione sull'origine del covid 19 ed un background antisociale possono avere un'influenza sulla non conformità alle regole.