Commento in Italiano:** Vito Labita, con il suo stile personale e riflessivo, si rivolge a se stesso in una sorta di dialogo interiore, un monologo che esplora desideri profondi e aspirazioni intime. Ogni affermazione esprime un'aspirazione, quasi come una lista di sogni e obiettivi che si vorrebbero realizzare per sé stessi, ma anche come una critica velata al mondo esterno, fatto di prigioni, bugie, e inganni. Le scelte di Labita spaziano dall'emotivo al concreto, dal desiderio di libertà e verità alla ricerca della felicità e dell'amore vero. C'è un forte desiderio di autenticità, di cose semplici ma vere, come un libro onesto o un amore puro. La fantasia e l'ironia emergono in passaggi come quello sulla cucina – "carbonare senza carbone, spaghetti senza spago" – che suggeriscono un bisogno di leggerezza e di gioco in un mondo spesso troppo serio. Il testo culmina in un appello all'autonomia: "Chi fa per sé fa per tre." È un invito a tutti a prendersi cura di sé stessi, a realizzare i propri sogni senza aspettare che qualcun altro lo faccia per noi. Questo messaggio è universale, toccando corde profonde in chiunque legga queste righe...