Un testo critico che, spaziando nella vita di Dino Buzzati e nelle sue opere, ne indaga in modo del tutto originale le sue angosce legate in particolar modo all'idea di malattia che, col tempo, assume aspetti sempre più totalizzanti finendo per divenire costante e "mito" personale e letterario. Originale è anche l'approfondimento, sempre sul tema, dell'attività teatrale dell'autore. Un libro per chi ha amato questo scrittore eclittico e polivalente e ancora lo trova più che attuale.