Una voce! L’amata mia! Eccola, viene saltando per i monti, balzando per le colline. L’amata mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccola, ella sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. Ora l’amata mia prende a dirmi: «Alzati, amico mio, mio bello, e vieni, presto! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole». La mia amata è mia e io sono suo. Ella mi dice: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei morti è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo».( Dal Cantico dei Cantici)