Ci sono cambiamenti evidenti e repentini, ce ne sono altri lenti e sotterranei ma non per questo meno invasivi. I primi sono quasi sempre l’esito dei secondi: si manifestano come epifanie di vene sotterranee le cui sorgenti sono nascoste altrove. Siamo oggi in presenza di un cambiamento d’epoca, in cui in gioco c’è l’idea stessa di uomo e degli ambiti nei quali egli sviluppa la propria esistenza. Parole come corpo, bisogno, conflitto, etica hanno mutato il significato di un tempo; altre, come dimora, fede, desiderio, cultura sono state quasi cancellate dalla scena dei giorni. Di fronte a questi rivolgimenti, cosa salvare? Cosa lasciare andare senza rimpianti? In cosa sperare per il presente e per il futuro? Alessandro Vergni pone queste e altre domande che affrontano questioni rilevanti di questo controverso passaggio della storia a François-Xavier Bellamy, Silvano Petrosino, Siobhan Nash-Marshall, Antonia Arslan, Franco Vaccari, Filippo La Porta e Massimo Camisasca. Occorre prestare grande attenzione ai segni dei tempi, imparare a leggerli e interpretarli per non farsi trascinare via dalla corrente, per tornare a scoprire cosa rende l’uomo uomo. Occorrono cuori impavidi, che non temono l’avventura per distinguere le perle false da quelle vere.