RACCONTO LUNGO (24 pagine) - STEAMPUNK - Tra steampunk e fantascienza, tra fantasy e avventura, una storia incredibile che reinterpreta le origini della più famosa tra le fiabe moderne
Robert Bruce Wayne, nonno di un altro famoso Wayne legato ai pipistrelli, e Charles Lutwidge Dodgson, che il mondo avrebbe conosciuto come Lewis Carroll: due studenti scapestrati, appassionati di tecnologia e di alcolici, si trovano di fronte a una scena incredibile. Tra i filari e su piantine calpestate, fra radici strappate e bulbi rosicchiati, impazza in una danza oscena una corte di grottesche creature, figure antropomorfe e femminee di dieci, dodici pollici di statura: volti smunti, lunari, affilati; gli occhi erano pozzi di oscurità, le labbra marcate di carminio. Una scoperta straordinaria, che per essere dimostrata richiederà l'uso della più sofisticata tecnologia moderna: il dagherrotipo.
Alessandro Forlani insegna sceneggiatura all'Accademia di Belle Arti di Macerata e Scuola Comics Pescara. Premio Urania 2011 con il romanzo "I senza tempo", vincitore e finalista di altri premi di narrativa di genere (Circo Massimo 2011, Kipple 2012, Robot e Stella Doppia 2013) pubblica racconti e romanzi fantasy, dell'orrore e di fantascienza ("Tristano"; "Qui si va a vapore o si muore"; "All'Inferno, Savoia!") e partecipa a diverse antologie ("Orco Nero"; "Cerchio Capovolto"; "Ucronie Impure"; "Deinos"; "Kataris"; "Idropunk"; "L'Ennesimo Libro di Fantascienza"; "50 Sfumature di Sci-fi"). Vincitore del Premio Stella Doppia Urania/Fantascienza.com 2013.
Robert Bruce Wayne, nonno di un altro famoso Wayne legato ai pipistrelli, e Charles Lutwidge Dodgson, che il mondo avrebbe conosciuto come Lewis Carroll: due studenti scapestrati, appassionati di tecnologia e di alcolici, si trovano di fronte a una scena incredibile. Tra i filari e su piantine calpestate, fra radici strappate e bulbi rosicchiati, impazza in una danza oscena una corte di grottesche creature, figure antropomorfe e femminee di dieci, dodici pollici di statura: volti smunti, lunari, affilati; gli occhi erano pozzi di oscurità, le labbra marcate di carminio. Una scoperta straordinaria, che per essere dimostrata richiederà l'uso della più sofisticata tecnologia moderna: il dagherrotipo.
Alessandro Forlani insegna sceneggiatura all'Accademia di Belle Arti di Macerata e Scuola Comics Pescara. Premio Urania 2011 con il romanzo "I senza tempo", vincitore e finalista di altri premi di narrativa di genere (Circo Massimo 2011, Kipple 2012, Robot e Stella Doppia 2013) pubblica racconti e romanzi fantasy, dell'orrore e di fantascienza ("Tristano"; "Qui si va a vapore o si muore"; "All'Inferno, Savoia!") e partecipa a diverse antologie ("Orco Nero"; "Cerchio Capovolto"; "Ucronie Impure"; "Deinos"; "Kataris"; "Idropunk"; "L'Ennesimo Libro di Fantascienza"; "50 Sfumature di Sci-fi"). Vincitore del Premio Stella Doppia Urania/Fantascienza.com 2013.
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