Il filo conduttore che si snoda in questa raccolta, parte da un autunno qualsiasi, da un ottobre qualunque e procede libero verso i successivi mesi con sommo senso di meraviglia e scoperta per l'inatteso e sorprendente incontro con le tracce lasciate da altri fili, provenienti da luoghi remoti, indefiniti: dai luoghi dell'anima. Dunque, si può ben dire da subito che queste poesie inizialmente descrivono o più semplicemente osservano ciò che è tangibile: il quotidiano, l'immediato, il fruibile della vita e lo registrano, lo esaminano, lo archiviano… Si renderanno presto conto di aver riportato alla luce, in superfice, nuovi paesaggi che giacevano dimenticati e inesplorati negli infiniti brevi di un'anima come tante e di aver compreso infine, che ciascuna poesia proveniente da quei luoghi lontanissimi, è una "piccola oasi" che contiene tutto, che è completa così com'è ma che ha bisogno, per continuare ad esistere, di una voce che la riveli al mondo.