Io mi chiamo Leonardo ma tutti mi chiamano Uccio. Leonardo, Leonardino, Leonarduccio, Uccio! Che vuoi fare… Ogni bambino si becca un soprannome e il mio è questo, poteva andarmi peggio! Al momento sono in un casolare in pietra vicino al paese, appartiene ai miei nonni che sono super e a Gioele, che è un asino con un orecchio in alto e uno in basso, da sempre. Siamo nel 1462. Chissà che cosa succederà nei prossimi trentotto anni… poi arriverà il 1500, un bel numero da dire e da scrivere! Io immagino grandi cose e sto aspettando di essere grande per vederle tutte (a oggi ho soltanto dieci anni, però non mi lamento!) Ah! Il paese si chiama Anchiano, vicino al borgo di Vinci, in Toscana. Dalla mia finestra, la mattina, riesco a vedere il boschetto di faggi, più lontano, le colline fino al Monte Albano. Dietro al boschetto scorre un fiume, non è larghissimo ma a me basta per scoprire e leggere l’acqua… In realtà sarebbe un torrente e il suo nome è Vincio. Mio zio mi ha spiegato tutta la geografia della zona, per filo e per segno. Lui è un super esperto e nei paesi vicini lo conoscono tutti! Se anche tu hai uno zio un po’ geografo fatti spiegare bene che cosa c’è intorno a te, diventerai bravissimo! Quando posso, e devo dire che per fortuna posso molto spesso, me ne vado in giro per la campagna, cammino contando cento passi per volta, provaci, sembra di arrivare più in fretta… Qui ad Anchiano adesso siamo in estate. La stagione giusta per fare passeggiate e incontrare la natura. Mi piacciono i pesci e gli uccelli, osservo i loro movimenti, le loro velocità, i loro percorsi, mi ci immagino insieme, ad occupare cielo, terra ed acqua… Il mio rifugio personale è Carlotta, la quercia grande, quella che fa compagnia al fiume. Sopra i suoi rami i miei pensieri sono alti e freschi e schizzano via in un attimo! Ogni direzione è ammessa… Mi faccio mille domande, sicuramente come te, anzi, certe volte le domande le immagino mentre faccio già altre cose, sono un mucchio, si collegano, mi occupano la mente e a volte mi si inceppa il cervello… Però insisto! Non sai quanti rimproveri di vario tipo mi becco da mio nonno Antonio e dalla nonna, che è sempre superpreoccupata per la mia salute e la mia sicurezza. «I tuoi ti hanno lasciato con me per le vacanze», ripete quando esagero, «quindi si fa come dico io…». Ok! Ne prendo atto, è il mestiere di tutte le nonne, immagino. Ma continuo a fare un sacco di cose… Mi piace moltissimo disegnare, trovo che sia un bel modo di rivedere i pensieri senza scrivere, anche perché con la scrittura ho qualche problema… Non lo so cosa farò da grande, magari per adesso non lo sai neppure tu, però la mia testa è strapiena di domande quindi credo che userò la mia vita per cercare risposte… E, maremma somara, ci metterò del mio!!! A presto Leonardo Uccio per gli amici