Sono qua riunite le due sillogi della maturità letteraria di Sergio Corazzini: Piccolo libro inutile (1906) e Libro per la sera della domenica (1906), pubblicate un anno prima della sua precocissima morte - appena ventunenne - per tubercolosi. Insieme a Guido Gozzano, Sergio Corazzini è il maggior esponente della cosiddetta “poesia crepuscolare”, pervasa di malinconia, di organi di Barberia, di “spleen”, di estenuazione della vita.