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La fine del mondo può essere fuori di noi, ed è un male, perché in senso proprio significa che ogni forma di vita si estingue. Più facilmente, la fine del mondo può essere dentro di noi, ed è un male ugualmente terribile, perché riguarda la propria morte personale, vera o apparente, totale o parziale, la fine della speranza, l’assenza di una prospettiva futura positiva e migliore. Questa raccolta prende origine da una personale fine del mondo ed è unita dal sottile e profondo legame con le persone e le cose, dalla profonda gioia di vivere e avere vissuto. Un percorso che si snoda attraverso…mehr

Produktbeschreibung
La fine del mondo può essere fuori di noi, ed è un male, perché in senso proprio significa che ogni forma di vita si estingue. Più facilmente, la fine del mondo può essere dentro di noi, ed è un male ugualmente terribile, perché riguarda la propria morte personale, vera o apparente, totale o parziale, la fine della speranza, l’assenza di una prospettiva futura positiva e migliore. Questa raccolta prende origine da una personale fine del mondo ed è unita dal sottile e profondo legame con le persone e le cose, dalla profonda gioia di vivere e avere vissuto. Un percorso che si snoda attraverso l’accettazione della propria fragilità e della propria imperfezione, del destino, in un certo senso, senza fatalismo e anzi con convinta panteistica partecipazione al cosmo. In queste poesie ci sono molte cause e molti effetti, cose vere e cose immaginate. Soprattutto c’è un elemento che poco ha a che fare con la fine e invece meglio rappresenta l’inizio, veicolando sia le migliori aspettative della vita che le più trite banalità dell’illusione: l’amore. Certamente la propria fine del mondo può essere trascesa con la serena consapevolezza che dentro ogni fine ci sia l’inizio di un nuovo viaggio dentro sé stessi, o insieme a qualcuno, che magari ci sta aspettando sulla porta di casa.