Le banche popolari sono un luogo oscuro o un modello da difendere? Il decreto Renzi di riforma delle grandi banche popolari accende il dibattito fra sostenitori e critici delle banche popolari. Tra i critici c’è Franco Debenedetti, presidente della Fondazione Istituto Bruno Leoni. Il modello cooperativo «una testa un voto», argomenta Debenedetti anche in base a personali esperienze, dà luogo a opacità e disfunzionalità gestionali. Smarrito l’originario spirito mutualistico, il passaggio delle banche popolari al modello della società per azioni diventa non procrastinabile con l’unione bancaria. Il saggio è introdotto da una conversazione tra Giulio Sapelli e Lodovico Festa. Per Sapelli il problema non è contrastare l’innovazione ma salvaguardare il rapporto fra banca e territorio. Lodovico Festa, invece, ritiene che bisognerebbe evitare l’ennesimo intervento sulle banche senza visione sistemica. Un dibattito apertissimo e nervoso.