Carlo Gregali, avvocato di successo, arrivato alla soglia dei cinquanta anni, va in crisi.
Apparentemente ha tutto, una bella famiglia, un lavoro soddisfacente che gli permette di avere un buon tenore di vita, eppure qualcosa inizia a scricchiolare e un leggero malessere si impadronisce di lui che comincia a percepire cose, persone e situazioni in modo diverso. Si sente incastrato in un ruolo che non gli appartiene. Tuttavia, questo rinnovato bisogno di libertà si scontra con i binari di una esistenza programmata nei minimi dettagli che non ammette la fantasia e l’emozione.
Mentre gli altri lo vedono cambiare e non riescono a capire bene l’origine dei suoi comportamenti bizzarri, Carlo sceglie quella che gli sembra una strada facile, si finge depresso e si reca in analisi da un amico psichiatra. Un escamotage per prendere tempo e illudersi di poter gestire il fragile equilibrio raggiunto. Ma i castelli di carta sono destinati inevitabilmente a crollare.
Un romanzo intenso, emotivamente spietato e agrodolce.
Apparentemente ha tutto, una bella famiglia, un lavoro soddisfacente che gli permette di avere un buon tenore di vita, eppure qualcosa inizia a scricchiolare e un leggero malessere si impadronisce di lui che comincia a percepire cose, persone e situazioni in modo diverso. Si sente incastrato in un ruolo che non gli appartiene. Tuttavia, questo rinnovato bisogno di libertà si scontra con i binari di una esistenza programmata nei minimi dettagli che non ammette la fantasia e l’emozione.
Mentre gli altri lo vedono cambiare e non riescono a capire bene l’origine dei suoi comportamenti bizzarri, Carlo sceglie quella che gli sembra una strada facile, si finge depresso e si reca in analisi da un amico psichiatra. Un escamotage per prendere tempo e illudersi di poter gestire il fragile equilibrio raggiunto. Ma i castelli di carta sono destinati inevitabilmente a crollare.
Un romanzo intenso, emotivamente spietato e agrodolce.