C’è un modo per ristabilire il legame fiduciario tra il ceto politico e gli elettori, rendere le decisioni dell’amministrazione pubblica più adeguate ai bisogni delle persone e, al contempo, accrescere la solidarietà nelle comunità locali e migliorare il livello culturale della popolazione? Non vi sono soluzioni definitive ma qualsiasi tentativo presuppone una responsabilità diffusa: il coinvolgimento di cittadini, associazioni, imprese e altri interessi e punti di vista organizzati, dal cui confronto si genera un’intelligenza collettiva in grado di rendere coscienti delle sfide comuni, affermare i principi di dialogo e ragionevolezza e, finanche, concepire innovazioni inaspettate. I processi partecipativi sono la procedura che istituzionalizza questa prospettiva deliberativa della democrazia e il progetto “Un Parco grande come una Città”, promosso dal Comune di Pisa nel quadro della legge n. 48/2013 della Regione Toscana, è una riuscita sperimentazione