Attendo sempre con molta curiosità, a conclusione del lavoro della giuria, che venga rivelato il nome del vincitore, sia per sapere da che parte d’Italia proviene, che per verificare se la scelta è caduta su una persona che ha già significative esperienze in campo letterario. Fino ad ora, e siamo alla quarta edizione, il primo premio non è mai andato ad un vicentino ma sicuramente questo non è un problema, anche perché abbiamo potuto constatare che la partecipazione locale è molto buona sia in termini numerici che qualitativi. Fra i trenta finalisti e anche tra i cinque premiati, un vicentino c’è sempre stato. Il constatare poi che quasi tutti i premiati hanno alle spalle un pregevole curriculum è la conferma che la giuria ha la capacità di individuare chi sa scrivere bene, chi nel pur limitato numero di battute disponibili, massimo 6.000, riesce a costruire una storia compiuta, ricca di significati e proposta con pregevole forma letteraria. Presiedere questa giuria è un compito ricco di soddisfazioni che consente, io credo, di dare anche un meritato appagamento a quanti, premiati e finalisti, hanno la soddisfazione di vedere pubblicata la loro opera, La quarta edizione arriva in un momento storico molto difficile, in cui la crisi economica si fa pesantemente sentire e le prospettive future non sono ancora chiare. Purtroppo, in queste occasioni, la cultura è la prima a cadere sotto la scure di chi è chiamato a ripartire le ridotte risorse di cui le comunità dispongono. Evidentemente non è ancora stato assimilato il concetto che la cultura è un bene primario per l’uomo, al pari del diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione. Io e i miei collaboratori siamo invece convinti che proprio nei momenti di crisi è necessario investire di più in cultura e che le comunità meglio attrezzate a superare i periodi di trasformazione sono quelle dotate di un substrato culturale di spessore. Per questo motivo il mio impegno è di dare continuità a questo Premio Letterario, come a molti altri progetti culturali, pienamente convinta che queste iniziative rappresentano un faro nel buio dei momenti difficili. Un sentito ringraziamento ai colleghi della giuria, a quanti ci hanno sostenuto in questi primi quattro anni e a Nico Veladiano con il quale ho condiviso l’ideazione del Premio Letterario Nazionale “Giacomo Zanella”. Maria Luigia Michelazzo Assessore alla Cultura e presidente della Giuria