Stefania era la tipica quarantenne in declino anche se ancora piacente, che sfruttava il sesso come merce di scambio nel rapporto coniugale, ignara che il marito si desse tanto da fare al di fuori del talamo nuziale. Sì, perché io sapevo delle varie cam girl che contattava sperando di trovarmi, e sapevo anche che ne aveva incontrate due e se le era scopate a dovere. Era un mandrillo, non ci si poteva fare nulla, la repressione sarebbe servita solo ad acuire questa sua caratteristica senza ottenere null’altro in cambio. Nonostante la mia giovane età, ero ben consapevole di queste cose della vita, ed il mio vantaggio stava nel non essere coinvolta sentimentalmente da lui o da altri. Non mi innamoravo mai, in pratica. Lasciavo libero spazio ai sensi, ed era la mia più grande fortuna perché ottenevo ciò che donne innamorate non avrebbero mai ottenuto. Francesco mi raccontava particolari di sé che la moglie nemmeno sospettava esistessero, e lo faceva unicamente perché io mi davo senza ricatti e condizionamenti morali di nessun genere. Sesso, di ottima qualità e di gran quantità. Nessun impedimento sentimentale, né ostacoli dettati dalla gelosia e dal possesso. Per questo godevo sinceramente vedendoli scopare, mi eccitava guardarlo penetrare la figa che ormai conosceva a menadito, il culo che aveva sfondato centinaia di volte, il seno un po’ cadente che vedeva ormai da vent’anni circa.