Firenze. Mentre la città festeggia il capodanno 1991, Filippo aspira un’ultima sigaretta davanti ad un paio di bollette scadute. L’affitto arretrato, la padrona di casa che lo reclama di continuo, il frigorifero desolatamente vuoto e nemmeno uno straccio di lavoro. L’amore per Viola ed il bambino che porta in grembo sono l’impulso per non abbattersi, per continuare a sopravvivere e sopportare gli sguardi ostili della gente in strada che, riconoscendolo, gli ricorda che, ai loro occhi, è e rimarrà sempre un assassino. Nel completo smarrimento, Filippo dovrà fare i conti con il futuro ma soprattutto con quell’infausto passato che, imprevisto e sconvolgente, tornerà a bussare alla sua porta. Senza nessuna via d’uscita, compirà mosse scellerate come scellerato è il destino che da sempre lo accompagna. Dopo il successo di In tutti i respiri che ti ho preso, Mai amato abbastanza e Lascia che sia io i tuoi occhi, Alessio Biagi ci guida con quest’ultimo romanzo all'interno d’una trama torbida e violenta, ambientata nel ventennio italiano tra il 1970 e il 1990.