Ti amo come l'incontro potente delle correnti, scontri di maree in eclissi , baci violenti. Cerco le labbra tue sulle mie come spezie nell'aria. Ti voglio. Ti voglio adesso, Ti voglio nel consumarsi dell'infinito. Eppure rimango fermo. Statua di marmo davanti alle lacrime. Santuario desolato senza significato. Piangi mentre sembro irraggiungibile, statua di parole vestita, male condivisibile. Eppure sono qui sotto la pioggia di tutti i tuoi bisogni, brucio l'aria con i sogni. Ti vergogni, lo sai che non puoi tenermi, hai paura che io varchi il confine al quale sono prossimo. Son stella fuori dall'orbita, l'ultimo bacio sporco, la vita come orchidea che spunta dal suo sterco. Lasciami andare lungo l'odissea della mia fine nel buio che mi è compagno. Apri la mano, libera la polvere al suo disegno.